giovedì 17 luglio 2014

06 - IL DRAMMA DEL 25 DICEMBRE - MY LIFE - MATTIA CERRITO


    IL DRAMMA DEL 25

            DICEMBRE





Natale era alle porte e le

vetrine dei negozi

brillavano di luci rosse,

la città era incantevole 

e nell'aria fredda si

respirava il fascino della

magia dei preparativi.


Dicembre, il mese dei regali, 

il mese della speranza, il mese della 

fine e della rinascita, il mese delle promesse, 

dell'amore, della famiglia e della bontà. 

Quando un anno finisce,  

insieme a esso si consumano i ricordi, 

portando appresso uno strascico di malinconia

e un senso di vuoto. Ma che ci importa? Le 

speranze sono tante, nuovi obbiettivi per il 

nuovo anno ci stimolano a tal punto da 

dimenticare ogni cosa del passato. Come dico

spesso, bisognerebbe vivere solo d'inizi

poichè solo così ci si sente vivi, nuovo anno

nuovi traguardi da raggiungere, nuovi stimoli.

Respiriamo, siamo vivi.




Ricordo ancora come fosse ieri quella mattina


del 25 Dicembre, la luce passava attraverso i

fori della finestra e il sole riscaldava quel

freddo intenso del natale, mi svegliai felice e

come ogni mattina iniziai a pensare quanto

ero fortunato ad aver trovato la mia strada,

ero riconoscente all'universo per avermi dato

l'energia necessaria che utilizzavo per

raggiungere i miei obbiettivi. Erano le 9 del

mattino e dopo aver meditato e ringraziato

l'universo e me stesso, rimasi qualche altro

minuto a letto con il telefono, non avevo voglia

di alzarmi. Ogni mattina in genere, dopo aver

meditato, mi alzavo e accendevo il pc,  ma

quella mattina decisi che l'avrei lasciato

spento, forse perchè era natale e non mi

andava di passare del tempo davanti a un pc,

passavo già abbastanza tempo così in tutti gli

altri giorni. Ma nemmeno un secondo passò

dal metabolizzare questa decisione che mi

alzai e accesi il pc.

Mai l'avessi fatto. Il dramma era alle porte. 

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